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Coerenza
di JLV


manifesto
Ieri 15 maggio un certo numero di tabelloni elettorali sono stati tappezzati da ripetuti manifesti di Forza Italia di cui riproduciamo un misero resto, in quanto sono stati coperti dall'ufficio affissioni essendo abusivi.
Cerchiamo di ricordare: il Centro commerciale del Rondò dei Pini è stato caparbiamente voluto dalla passata amministrazione forzaitaliota di Roberto Colombo; tanto fortemente da superare una crisi derivata dalla ferma opposizione dell'allora assessore Giampietro Mosca, sfiduciato per questo, e da portare ad una variante sostanziale del piano regolatore Benevolo che, a seguito di questa e del conseguente ritardo nell' approvazione, è decaduto.

Effettivamente la lotta a questo centro commerciale, ma anche ai progetti di cementificazione della Cascinazza, è stata uno dei valori forti della passata campagna elettorale, sia da parte della compagine capeggiata dall'attuale sindaco Michele Faglia che dal movimento Insieme per Monza.
Il programma elettorale di Faglia diceva testualmente: “Riguardo al Centro Commerciale del Rondò si continuerà l'azione di contrasto già perseguita dalle forze di opposizione, da comitati di cittadini e dalle organizzazioni di categoria presenti in città, per ripristinare la continuità a verde verso il parco del Grugno Torto nei Comuni di Muggiò, Nova e Cinisello”. Non c'era, e non ci poteva naturalmente essere, un impegno assoluto a non lasciare costruire in quanto la situazione era gravemente compromessa dalle iniziative dell'amministrazione Colombo.

Dopo numerosi pronunciamenti dei tribunali amministrativi TAR e Corte dei Conti, si sta andando verso una soluzione in cui il privato riuscirà a costruire, seppure in maniera più limitata e più rispettosa dell'ambiente. Insieme per Monza, ma non soltanto, è estremamente scontenta di questa soluzione ritenendo che si possa tentare di resistere ulteriormente, e chi vuole può trovare tutti i dettagli negli articoli e nelle lettere già pubblicati.

Ma Forza Italia ?
Incolpa il sindaco di non essere riuscito ad evitare del tutto l'insediamento da essa stessa deciso !
Una canzone di Brassens, tradotta in milanese da Svampa recita: “l'è la coerenza che ghe manca a quela gent lì…”

JLV


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  16 maggio 2004